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Mibac: Consiglio dei Ministri approva la riforma

Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del Dpcm che interviene sul Regolamento recante l’organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance. Un provvedimento, messo a punto da una commissione istituita ad hoc, che nelle sue linee generali in questi mesi è stato sottoposto al vaglio di sindacati, rappresentanti delle professioni culturali, società civile. “Abbiamo cercato di fare le riflessioni più giuste per far lavorare meglio questo ministero nell’interesse delle sue attività, dei cittadini e anche nell’interesse di chi lavora all’interno del Mibac”, ha dichiarato ad AgCult il segretario generale del ministero, Giovanni Panebianco, a poche ore dalla sua approvazione in Cdm. 

Il provvedimento in primo luogo, recepisce le disposizioni del recente decreto-legge in materia di attribuzioni dei Ministeri che ha disposto il traferimento delle competenze sul turismo al Mipaaft; in secondo luogo, adegua l’organizzazione esistente del 2014 alla normativa nel frattempo sopravvenuta; in terzo luogo, apporta alcune modifiche organizzative al fine "di rendere più efficace l’azione del Ministero, secondo una normale logica di verifica e adeguamento periodici". A questo primo provvedimento seguiranno nei prossimi mesi altre misure attuative.


SI SALVA IL MUSEO DELLE CIVILTA’

Nel testo approvato dal governo, e che AgCult ha potuto visionare, viene ridotto il numero dei musei dotati di autonomia che passano da 22 a 19, esclusi il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Parco archeologico dell’Appia Antica e la Galleria dell’Accademia di Venezia. Si salvano invece, rispetto alle ultime bozze circolate del provvedimento, il Museo del Castello di Miramare e il Museo delle Civiltà.


MUSEI AUTONOMI

Un passaggio importante è quello che riguarda future designazioni di nuovi musei o accorpamenti di quelli esistenti. Con decreti ministeriali di natura non regolamentare, nel rispetto dell'invarianza della spesa, possono essere individuati eventuali altri organismi istituiti come autonomi, nonché possono essere assegnati agli istituti o ai musei ulteriori istituti o luoghi della cultura. Con i medesimi decreti, uno o più istituti o musei di seconda fascia, possono essere assegnati alle soprintendenze e agli Istituti autonomi di prima fascia, operanti nel territorio della stessa Regione. I decreti di cui ai precedenti periodi possono altresì ridenominare gli istituti o musei da essi regolati.


IL SEGRETARIO GENERALE

Il Segretario generale del Ministero opera alle dirette dipendenze del Ministro. Il Segretario generale assicura, in attuazione degli indirizzi impartiti dal Ministro, il coordinamento e l'unità dell'azione amministrativa, elabora le direttive, gli indirizzi e le strategie concernenti l'attività complessiva del Ministero, coordina gli uffici e le attività del Ministero, vigila su efficienza e rendimento degli stessi e riferisce periodicamente al Ministro gli esiti della propria attività. Il Segretario generale coordina le direzioni generali centrali e gli uffici dirigenziali generali periferici del Ministero ed è responsabile nei confronti del Ministro dell'attività di coordinamento e della puntuale realizzazione degli indirizzi impartiti dal Ministro, fermo restando quanto previsto dall’articolo 16, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Il Segretario generale esercita poteri di direzione, indirizzo e coordinamento e controllo sui segretari distrettuali del Ministero per i beni e le attività culturali con riferimento alle loro funzioni ispettive e di coordinamento, ferme restando le competenze attribuite alla Direzione generale Organizzazione e alla Direzione generale Contratti e concessioni.


UFFICI DI COLLABORAZIONE DEL MINISTRO

Cresce il numero del personale alle dirette dipendenze del ministro. Tuttavia l’incremento del numero massimo di Consiglieri del Ministro, che passano da 12 a 15, è garantito nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio, così come l’innalzamento (da 95 a 100) del numero massimo delle unità in forza agli Uffici di diretta collaborazione e la connessa previsione della possibilità di avvalersi di esperti estranei alla amministrazione, nel massimo di 25 unità, assunti con contratto a tempo determinato ovvero con conferimento di incarico di collaborazione, comunque di durata non superiore a quella di permanenza in carica del Ministro: tali assunzioni o collaborazioni potranno avvenire soltanto entro il perimetro del budget complessivo previsto per gli Uffici di diretta collaborazione, così che i 5 estranei all’amministrazione in più rispetto alla situazione attuale potranno essere chiamati a collaborare a condizione che i trattamenti previsti per essi e per le altre unità appartenenti agli uffici di diretta collaborazione (ivi inclusi i Consiglieri del Ministro) consentano di rispettare complessivamente tali limiti.


DIREZIONE ‘CONTRATTI E CONCESSIONI’

Rispetto alle Direzioni generali previste nella precedente organizzazione, è stata prevista una nuova Direzione generale, la DG ‘Contratti e concessioni’; inoltre è stata diversamente articolata la competenza della Direzione generale ‘Arte e architettura contemporanee e periferie urbane’, che assume la nuova denominazione di ‘Creatività contemporanea e rigenerazione urbana’.

La Direzione assicura il corretto ed uniforme esercizio dell’attività contrattuale da parte del Ministero, sia con riguardo alla disciplina europea in materia di appalti e concessioni, sia con riguardo agli altri rapporti di partenariato pubblico-privato per la valorizzazione e l’uso del patrimonio culturale. A tal fine, la Direzione svolge attività di indirizzo, supporto e consulenza agli istituti centrali e periferici sotto il profilo giuridico e dell’adeguata strutturazione economica dei rapporti negoziali.


DIREZIONE MUSEI

Rispetto all’assetto attuale si attribuisce al Direttore la facoltà di autorizzare d’ufficio o su richiesta dei direttori territoriali delle reti museali o dei direttori degli istituti e musei dotati di autonomia speciale interessati, l’assegnazione di beni culturali da un istituto o luogo della cultura statale a un altro, nel rispetto comunque di eventuali previsioni contrattuali riguardanti la destinazione dei beni, nonché sulla base degli indirizzi del Ministro. 

In particolare, al fine di assicurare la valorizzazione dei beni culturali mobili dello Stato, sia esposti, sia custoditi nei depositi, può autorizzare, sulla base degli indirizzi del Ministro, d’ufficio o su richiesta dei direttori territoriali delle reti museali o dei direttori degli istituti e musei dotati di autonomia speciale interessati, l’assegnazione di beni culturali da un istituto o luogo della cultura statale a un altro, nel rispetto comunque di eventuali previsioni contrattuali riguardanti la destinazione dei beni.

La Dg Musei elabora anche programmi pluriennali per la promozione del patrimonio culturale italiano all’estero e per la valorizzazione comune delle testimonianze del dialogo e degli scambi tra le culture artistiche italiana e straniere, favorendo in particolare la costituzione di reti museali integrate con musei e reti museali stranieri.


CREATIVITA’ CONTEMPORANEA E RIGENERAZIONE URBANA

Cambio di denominazione per la Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e attribuzione di nuove competenze: moda e design. La Direzione generale Creatività contemporanea e rigenerazione urbana svolge le funzioni e i compiti relativi alla promozione, al sostegno, alla valorizzazione della creatività contemporanea italiana. Sostiene l’arte contemporanea, la cultura architettonica e urbanistica, le arti applicate, ivi compresi il design e la moda. Promuove interventi di rigenerazione urbana.


DIREZIONE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO

La modifica più rilevante rispetto all’attuale assetto di competenze attribuisce al Direttore Generale i provvedimenti di verifica o di dichiarazione dell'interesse culturale, le prescrizioni di tutela indiretta, nonché le dichiarazioni di notevole interesse pubblico paesaggistico. La previsione è volta a garantire un orientamento uniforme, su tutto il territorio nazionale, del Ministero, in relazione ai provvedimenti indicati. 


UFFICI ESPORTAZIONI

Gli Uffici di esportazione, uffici di livello dirigenziale non generale, sono articolazioni periferiche della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio. Provvedono in materia di uscita dal territorio nazionale, di ingresso nel territorio nazionale e di esportazione dal territorio dell’Unione europea delle cose che presentino interesse culturale e dei beni culturali, ivi inclusi i beni archivistici e librari, i cui proprietari risiedono nel territorio di competenza dell’Ufficio. Propongono l’acquisto coattivo delle cose di interesse culturale presentate per l’esportazione e vigilano per impedirne l’esportazione clandestina. Gli Uffici di esportazione operano in raccordo con il Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.


LE SOPRINTENDENZE

Le Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio, uffici di livello dirigenziale non generale, assicurano sul territorio la tutela del patrimonio culturale. Il Dpcm fissa in almeno cinque le aree funzionali in cui sono articolate le Soprintendenze: organizzazione e funzionamento; patrimonio archeologico; patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico; patrimonio architettonico; paesaggio. Si prevede, inoltre, che il Soprintendente, sulla base di un’apposita procedura selettiva individui il responsabile di ciascuna area. Questi hanno la responsabilità dei procedimenti aventi ad oggetto atti di assenso, autorizzazioni, pareri, visti o nulla osta e sono responsabili dei relativi procedimenti. In caso di dissenso sul provvedimento adottato, il Soprintendente informa la Direzione generale ABAP. Infine, l’incarico di soprintendente è conferito con possibilità di un solo rinnovo. 


ORGANISMO DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Riformulato e precisato ruolo e composizione dell'Organismo indipendente di valutazione della performance. Qualora l’Amministrazione valuti l’opportunità di istituire l’Organismo indipendente di valutazione della performance in forma collegiale, l’invarianza finanziaria sarà garantita determinando la retribuzione dell’intero Organismo nel limite massimo della retribuzione di un dirigente di livello generale, come già previsto in precedenza. In particolare, la retribuzione del Presidente potrà essere fissata, ai sensi dell’articolo 4, comma 5, lettera e), nel limite massimo del trattamento economico fondamentale dei dirigenti preposti a uffici dirigenziali non generali; la parte rimanente fino al raggiungimento del limite previsto sarà suddivisa in parti uguali tra gli altri due componenti.


DIRIGENTI DI LIVELLO GENERALE

Mantenuto il numero di 25 dirigenti di livello generale. I maggiori oneri derivanti dall’incremento di un posto di funzione dirigenziale di livello generale (erano diventati 24 per effetto della soppressione della direzione Turismo) sono compensati dalla soppressione di un numero di posti di funzione dirigenziale di livello non generale, come previsto dopo lo spostamento delle competenze del turismo al Mipaaft. Resta, pertanto, invariato il numero massimo di 25 uffici dirigenziali di livello generale del Ministero e passano a 163 le posizioni dirigenziali di livello non generale (da 167), per effetto sia della compensazione sia del trasferimento delle due posizioni di livello non generale afferenti alla Direzione generale Turismo.


Fonte AgCult

https://agcult.it/a/8972/2019-06-20/mibac-dai-musei-ai-contratti-dai-prestiti-agli-scambi-con-l-estero-via-libera-alla-riforma-bonisoli

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